Omelia (27-07-2013)
Paolo Curtaz
Commento su Mt 13,24-30

Questa volta la parabola riguarda i problemi della Parola ad attecchire in noi, e del Regno di Dio a diffondersi... Gesù parla di zizzania che cresce insieme al grano buono, col rischio di soffocare le piante e dello zelo dei servi che vorrebbero fare una improvvida selezione, col rischio di strappare anche il grano buono... Il Maestro ci rasserena: se sperimentiamo in noi la zizzania, la parte oscura, è del tutto normale: è l'avversario che l'ha seminata in noi, è lui che vuole che il grano buono soffochi. Il discepolo fa continuamente esperienza del proprio limite e del proprio peccato, sa bene quanto la sua fede, che sperimenta preziosa ed essenziale, è minata dalla distrazione, dal compromesso, dalla desolazione. È inevitabile che sia così: non esiste una vita senza ombre, nemmeno nel discepolo. Accogliere il limite in noi e anche il peccato, senza assecondarlo, senza lasciarsene travolgere, ci fa crescere nell'abbandono in Dio, ci permette di crescere nell'umiltà. Non siamo ancora nel Regno, non è ancora compiuta la nostra crescita. Dimoriamo nella pace del cuore, allora, sapendo che il Signore sa bene come fare il proprio mestiere...