Omelia (16-08-2013)
Paolo Curtaz
Commento su Mt 19,3-12

Non conviene sposarsi! Sono turbati, gli apostoli, dalla destabilizzante risposta di Gesù al quesito sul ripudio. Una antica norma maschilista attribuita addirittura a Mosé: chi mai avrebbe osato contestarla? Gesù, ovviamente, che riporta alla sua origine il progetto che Dio ha sull'amore: nella Creazione il Signore ha pensato alla coppia come ad un'alleanza d'amore durevole. Che bello poter dire alle nostre coppie che la fedeltà per tutta la vita non è un'insensata norma vetero-cattolica ma il sogno di Dio! Certo: non conviene sposarsi se nella nostra testa ciò significa sistemarsi, o tenersi una via di fuga, amare col freno a mano tirato... Gesù punta in alto, fa vibrare i nostri cuori rendendo possibile ciò che il nostro mondo disincantato considera utopia infantile... E Gesù apre un altro orizzonte, innovativo nel mondo ebraico: il celibato per il Regno. Non esiste solo la possibilità di sposarsi ma anche quella di scegliere di donare la propria vita e le proprie energie a tempo pieno all'annuncio del Vangelo. Farsi eunuchi per il Regno significa scegliere di avere come famiglia una comunità, per ribadire che Dio è più di ogni legittima gioia che possiamo vivere.