Omelia (03-09-2013) |
Paolo Curtaz |
Commento su Lc 4,31-37 È nella sinagoga a pregare, l'indemoniato: veste come tutti, si comporta come tutti, è un buon fedele, all'apparenza. Ma la visione di Gesù lo scatena e manifesta tutta la rabbia che porta nel cuore: insulta Gesù, sa bene che egli è il Santo di Dio, non c'entra nulla con lui, è venuto per rovinargli la vita. Luca, con questo racconto, ci dice qualcosa di inquietante: è demoniaca una fede che si ferma al sapere senza contaminare la vita, demoniaca una fede che non fa entrare Dio nella quotidianità, demoniaca una fede che vede Dio come un avversario venuto per rovinare la bella vita peccaminosa che vorremmo fare... Non basta frequentare una chiesa per essere credenti e la prima conversione che siamo chiamati ad operare è all'interno delle nostre comunità, nella nostra Chiesa. Il rischio di vivere una fede sbagliata è sempre presente in noi ma l'autorevolezza di Gesù ci guarisce, ci sana, ci converte, ci cambia nel profondo. Lasciamo che la sua Parola autorevole, oggi, evidenzi i modi sbagliati che abbiamo di vivere la fede e diventiamo finalmente discepoli come egli vuole... La prima conversione da operare è in noi stessi! |