Omelia (10-09-2013) |
Paolo Curtaz |
Commento su Lc 6,12-19 Prega tutta la notte il Signore prima di scendere e scegliere i dodici. Quei dodici. Luca, lo sappiamo, prende come riferimento principale il vangelo di Marco ed è interessante notare come lui solo ci indica che la scelta fu preceduta da una notte di preghiera. D'altronde nel suo vangelo Gesù è spesso in atteggiamento di preghiera, soprattutto nei momenti cruciali della sua missione. E mi sorge un dubbio: forse Gesù non sapeva pregare? Fatemi capire: il figlio di Dio passa la notte in preghiera, si consulta col Padre e sul fare del mattino sceglie quei dodici? Forse avrebbe fatto meglio a lasciar perdere e dormire! Una preghiera che non ha portato dei grandi frutti, si direbbe! Così appare al nostro sguardo mondano e meschino: Gesù in realtà, scegliendo proprio quei dodici intende mostrarci cosa è la Chiesa nel cuore di Dio: una comunità di uomini e donne diversi in tutto ma uniti dalla passione per il Cristo! Non ci siamo scelti, ma il Signore ci ha scelti e i nostri difetti non sono un limite insuperabile per la straordinaria opera di Dio. Impariamo a diventare Chiesa secondo il cuore di Dio, secondo il progetto del Maestro Gesù... |