Omelia (12-09-2013)
Paolo Curtaz
Commento su Lc 6,27-38

Luca riprende e riassume il lungo discorso della montagna che Matteo riporta per tre capitoli del suo vangelo. Lo fa citando solo l'essenziale: la gratuità del dono, la pace come criterio di giudizio, l'amore da donare senza condizioni, utilizzando il paradosso dello schiaffo ricevuto senza opposizioni. Ma è il finale che ci lascia sbalorditi: là dove Matteo conclude l'intera sezione scrivendo siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli, Luca corregge dicendo: siate misericordiosi come è misericordioso il Padre... La perfezione del Padre consiste nella misericordia, non in una asettica religiosità virtuosa e devota priva di ogni emozione e passione. Dio è la sorgente di ogni misericordia: là dove la nostra miseria si incontra nel suo cuore. Da qui dobbiamo ripartire per annunciare con credibilità il vangelo. È dalla compassione e dalla misericordia che dobbiamo annunciare il volto di Dio! Solo toccando il cuore delle persone potremo invitarle alla conversione, spingerle ad abbracciare l'esigente logica evangelica. Solo scoprendo quanto siamo amati possiamo diventare persone nuove!