Omelia (02-10-2013)
Paolo Curtaz
Commento su Mt 18,1-5.10

Oggi la Chiesa celebra la simpatica memoria degli angelo custodi, invitandoci a spalancare lo sguardo interiore alla realtà invisibile che ci circonda...


Leggevo nei giorni scorsi che dell'infinito universo conosciamo solo il 4%. Del 96% rimanente non sappiamo assolutamente nulla, nemmeno che materia lo componga. Così accade nella realtà: solo una minima parte è soggetta ai nostri sensi e, nonostante i poderosi progressi della scienza e della tecnica, conosciamo ben poco del mistero della vita che ci abita. La Bibbia, ben consapevole di questa evidenza, cerca di dare delle risposte fissando lo sguardo al di là del visibile. Noi sappiamo che esiste una realtà invisibile che ci circonda: siamo composti da corpo e anima e in noi abita una parte immortale e invisibile. Esistono anche delle creature che sono puri spiriti: gli angeli. Massicciamente presenti nella Scrittura, questi amici di Dio ci invitano a scoprire la nostra parte più autentica. A ciascuno di noi Dio assegna la protezione e il consiglio di un angelo che sempre ci accompagna. Ricorriamo a lui, allora: preghiamolo quotidianamente chiedendogli aiuto e compagnia. A me succede spesso di invocarlo; prima di incontrare una persona, prima di prendere una decisione, per chiedere un aiuto nella prova. Provateci!