Commento su Gv 14,27
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi»
Gv 14,27
Come vivere questa Parola?
Gesù ci ha dato come dono la sua pace, che nasce dall'unione con Dio, dalla riconciliazione con la Santa Trinità: in una parola dal sentirsi amati e perdonati da Dio. Solo con un cuore pacificato potremo accogliere l'altro, chiedere scusa, sorridere anche a chi ci ha fatto del male.
La pace veniva definita dai filosofi antichi come armonia dell'ordine, come assenza di conflitti, eppure guerre nel corso della storia! Spesso la pace "del mondo" consiste nel cercare un benessere materiale, nello stare bene per proprio conto, in un pacifismo a tutti i costi, nel volere un quieto vivere. Le grandi guerre sono poi la somma di tanti piccoli conflitti (in famiglia, nell'ambiente di lavoro, nel traffico...) che noi sperimentiamo ogni giorno e poi amplifichiamo sempre più.
La prima volontà di pace deve sgorgare dal nostro cuore, mettendo a tacere il nostro egoismo e la parte oscura e violenta che esiste in noi, non imponendo sempre il nostro punto di vista, senza accettare il dialogo.
O Signore, donami la tua pace, frutto del tuo amore, che ha eliminato il peccato, origine di violenze e discordie. Dammi il coraggio di diffondere la pace là dove ci sono guerre e conflitti e di essere solidale con coloro che operano per la concordia e l'armonia tra gli uomini.
La voce di un uomo di pace
"Se vogliamo costruire la pace nel mondo, costruiamola in primo luogo dentro ciascuno di noi."
Dalai Lama
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it