Commento su Gv 21, 25
«Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere».
Gv 21, 25
Come vivere questa Parola?
Siamo giunti ormai alla vigilia della solennità di Pentecoste! Ho cercato in questa settimana di fare insieme con il lettore un cammino di preparazione per giungere ben disposti ad accogliere l'effusione dello Spirito su ciascuno di noi in questo santo giorno.
Il testo odierno della Parola scelto, è anche la finale del Vangelo di Giovanni. L'Autore ci dice che «le cose compiute da Gesù» sono state moltissime e che «il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere». E del resto anche quelle cose che Gesù ci ha detto, e che sono state raccolte nei quattro Vangeli, non le abbiamo ancora assimilate in tutta la loro profondità, e molte di esse ci sfuggono ancora.
Ecco perché Gesù stesso, ben sapendo tutto questo, ci ha promesso di mandare il Suo Spirito ad insegnarcele.
«Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi [...]. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora con voi. Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto» (Gv 14,15-17; 25-26).
Mi soffermo solo per sottolineare il bel verbo che esprime l'azione dello Spirito dentro di noi: egli «vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto». Questo verbo è "ricordare" (dal latino recordor, ove si vede la radice cord ‘cuore') che esprime bene l'operazione dello Spirito nel riportare al cuore - e non solo nell'intelletto - tutto ciò che Gesù ci ha detto nel vangelo.
Auguro a me e a tutti voi, cari amici di San Biagio, di essere "dicibili" dallo Spirito Paraclito in questa sua opera specifica di riportare al nostro cuore tutto ciò che l'unico nostro Maestro ci ha insegnato. Intanto mi è caro formulare a tutti voi gli auguri fervidi di una santa Festa di Pentecoste!
Signore, che hai guidato il tuo popolo dall'antica alla nuova alleanza, concedi che, liberati dalla corruzione del peccato, ci rinnoviamo pienamente nel tuo Spirito. Amen. (Dall'orazione dopo la Comunione del giorno)
La voce del Predicatore della Casa Pontificia
«Grazie per la luce di Cristo che hai fatto brillare nelle nostre menti, per il suo amore che hai effuso nei nostri cuori, e la guarigione che hai operato nel nostro corpo infermo... Semplicemente perché ci sei, ora e per tutta l'eternità, Spirito Santo sii ringraziato!»
Raniero Cantalamessa, Il canto dello Spirito, p. 418.
Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it