Commento su Mc 10, 28-31
Pietro allora gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».
Mc 10, 28-31
Come vivere questa Parola?
Si realizza qui l'affermazione di Gesù: "Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio»!
Presso Dio, cioè in Gesù si vive questa misura di Dio: il dono puro e sovrabbondante. È solo a causa del Vangelo, a causa di Gesù, che è possibile vivere la "povertà", perché Gesù con la sua logica di vita ci suggerisce di dare invece di possedere, di donare e di condividere invece di tesorizzare. E dove si dona e si divide il risultato è la moltiplicazione, in modo che tutti abbiano a sazietà. Gesù oggi ci ricorda che quando siamo nella strettezza - ogni strettezza - la via d'uscita è donare a piene mani perché si ha solo ciò che si dona e lo si ha in misura sovrabbondante.
Aiutaci Signore a ringraziare oggi per ogni piccola cosa che riceviamo, dono del Tuo Amore "sovrabbondante"!
La voce di un testimone
"Buttatevi in Dio, buttatevi in Dio, e sappiate che se vorrà qualche cosa da voi, vi farà buoni in tutto quello in cui vorrà adoperarvi."
San Filippo Neri
suor Monica Gianoli FMA - mogianna@libero.it