Commento su Mc 12, 14
"(Alcuni farisei ed erodiani) vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità".
Mc 12, 14
Come vivere questa Parola?
Il contesto di questa pericope è famoso e importante perché, con la sua risposta alla questione del tributo a Cesare, Gesù dichiara che il Regno di Dio non è di questo mondo, però si attua in esso.
Ma è interessante anche la nostra pericope perché mette a fuoco aspetti di grande rilievo circa la persona di Cristo Gesù.
Intanto quel che vien detto di Lui è anzitutto la trasparenza del suo pensare e dire che coincidono col suo fare e col suo essere. Quale ‘essere'? Quello di una veridicità assoluta, che non si lascia tarpare le ali da quel che può pensare giudicare e dire la gente.
Gesù infatti è Maestro vero. Perché il suo insegnamento è la verità essenziale che coincide con la "via additata da Dio".
Certo, di Gesù possiamo dire che è l'uomo ‘libero' per eccellenza. E dunque il Verbo di Dio, fatto uomo, indica a noi quello stile di vita assolutamente libero da impacci e paura del giudizio altrui (con relative ‘paralisi' sull'impegno del bene) che spesso rendono la convivenza oscurata da diffidenza doppiezza e pusillanimità in un agire insincero, tinteggiato di viltà.
Signore Gesù, rafforza in me la continua ammirazione per la Tua Persona e fa' che l'aspetto del Tuo essere ‘vero e trasparente' sia per me stimolo, aiuto e modello perché nelle "arterie" di questo mondo io aiuti a far scorrere verità e vita.
La voce di Papa Francesco
«Uscire da sé stessi è uscire anche dal recinto dell'orto dei propri convincimenti considerati inamovibili se questi rischiano di diventare un ostacolo, se chiudono l'orizzonte che è di Dio."
Sr Maria Pia Giudici, FMA - info@sanbiagio.org