Omelia (07-06-2015) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Mc 14,22-24 «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti» Mc 14,22-24 Come vivere questa Parola? Oggi celebriamo il mistero dell'Eucaristia: Gesù che ha voluto rimanere in mezzo a noi, e nutrici come nostro cibo e darci la forza per camminare nel viaggio della vita. Allo stesso tempo Gesù ci esorta anche a fare esperienza di condivisione del pane: "Fate questo in memoria di me". Vivere l'Eucarestia, dopo aver ricevuto la comunione, significa anche esercitarsi nella carità, rendere presente il Cristo attraverso le parole e le azioni. Nel cenacolo, Gesù, sceglie intenzionalmente la data dell'inizio della Pasqua, in cui veniva immolato l'agnello: è cosciente che ormai è vicina la sua passione e la sua morte, si affida ai suoi discepoli: "Questo è il mio corpo,...questo è il mio sangue". Nel nascondimento del pane e del vino, egli rimane sempre vivo e presente per gli uomini, realizza la fraternità fra le persone umane, annuncia un mondo nuovo fondato sull'amore.
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