Omelia (17-06-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 6, 3

"Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra."

Mt 6, 3


Come vivere questa Parola?

A me questa espressione, un po' sragionevole, fa pensare a quanto sia esigente una gratuità disinteressata, ma anche a come è davvero difficile essere giusti! Per assurdo, neanche il mio corpo deve sapere ed esaltarsi di un gesto di elemosina che ho fatto. Le parole di Gesù sono davvero una spada a doppio taglio, capace di insinuarsi nelle pieghe più nascoste e invisibili dell'animo umano, perché in effetti molti gesti generosi nascondono ben altro. A volte la nostra generosità, anche quella genuina, mortifica gli altri, li umilia, li obbliga a sentirsi debitori. Tanto che è meglio non essere generosi e cercare altri modi di costruire il bene. Le nuove politiche di welfare ce lo insegnano.

Questa pagina di Vangelo unisce giustizia e generosità: l'ostentazione di gesti di giustizia è subito demagogia, ricatto sottile e gentile. Eppure giustizia e generosità devono rimanere valori di fondo della nostra esperienza di relazione, di comunità civile. Ma per esserlo devono collocarsi oltre ogni interesse e gratificazione personale; devono rispondere ad un radicale appello che arriva da altri e magari ci scomoda e non ci restituisce niente.


Signore, ti ringrazio di chi soccorre e salva uomini sconosciuti che stanno morendo in mare, ma anche sulle strade, negli ospedali e non scambia questi luoghi per un palcoscenico da cui farsi dire che è bravo. Moltiplica coloro che con gesti gratuiti e invisibili stanno costruendo il bene tra noi e creano canali di misericordia che prolungano nel mondo il mistero della tua salvezza.


La voce di un filosofo

"La gratuità è l'ultimo fondamento della responsabilità, in quanto chi sceglie senza alcun motivo è il solo responsabile della sua scelta."
P. Sartre


Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it