Commento su Mt 6, 21
"Dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore."
Mt 6, 21
Come vivere questa Parola?
Questa volta le pagine di Matteo ci fanno approfondire il senso della povertà di spirito. E con la beatitudine che dona al cuore la capacità di innamorarsi solo di quello che vale, senza attaccarsi all'effimero, il Vangelo ci fa collegare cuore e tesoro. La povertà è ancora una questione di cuore, di amore. E anche di libertà. Il vuoto di amore, che non c'è e quindi non si dona e non si riceve, mette in moto la ricerca di cose concrete che possono saziare, colmare il vuoto. Ma le cose passano, delle cose ci si stufa e torna il vuoto. La povertà di spirito abilità il cuore a cercare oltre e altrove e permette che il vuoto si riempia delle tracce lasciate da azioni di accoglienza, di simpatia, di altruismo, di dono di sé, di condivisione, di pazienza e umiltà. Un tesoro di volti incontrati, di persone amate, di situazioni condivise, di novità generate insieme per il bene di tutti. Tutto il resto è solo spazzatura, direbbe Paolo.
Signore, rendi libero il nostro cuore per fare spazio al tesoro che sei tu e chi con te riempie la nostra vita e la trasforma di un dono continuo.
La voce di papa Francesco
E questo è il vero tesoro. Ma l'amore di Dio cosa è? Non è qualcosa di vago, un sentimento generico. L'amore di Dio ha un nome e un volto: Gesù Cristo, Gesù. L'amore di Dio si manifesta in Gesù. Perché noi non possiamo amare l'aria... Amiamo l'aria? amiamo il tutto? No, non si può, amiamo persone, e la persona che noi amiamo è Gesù, il dono del Padre fra noi. E' un amore che dà valore e bellezza a tutto il resto; un amore che dà forza alla famiglia, al lavoro, allo studio, all'amicizia, all'arte, ad ogni attività umana. E dà senso anche alle esperienze negative, perché ci permette, questo amore, di andare oltre queste esperienze, di andare oltre, non rimanere prigionieri del male, ma ci fa passare oltre, ci apre sempre alla speranza.
Angelus, 11 agosto 2013
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it