Omelia (28-06-2015) |
don Marco Pratesi |
Ruminare i Salmi - Salmo 30,6b (XIII domenica del tempo ordinario, anno B) Ruminare i Salmi - Salmo 30 (Vulgata / liturgia 29),6b - (XIII domenica del tempo ordinario, anno B) CEI Alla sera ospite è il pianto e al mattino la gioia. TILC Se alla sera siamo in lacrime, al mattino ritorna la gioia. 2Cor 8,7.9 Come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest'opera generosa. Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. Marco 5,34.41 «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male». «Fanciulla, io ti dico: àlzati!» Ilario: Nei salmi si parla più volte di questa "gioia del mattino", che è il tempo della risurrezione nel quale, per la misericordia di Dio, il potere della morte è spezzato. Rabàno Mauro: L'ultima parte del giorno, il vespro, simboleggia: * la morte di Cristo e del cristiano * la fine dei tempi * la pena eterna. Riccardo di S. Vittore: Nessuno può godere continuamente della consolazione della grazia. Quel raggio divino talvolta risplende in noi, talaltra si nasconde; la luce va e viene, e c'è il momento di ridere e quello di piangere. L'amore di Gesù, che ha voluto condividere la nostra povertà per farci ricchi di lui, fa di ogni momento, lieto o triste, un'occasione da vivere nella fede che salva, per renderci sempre più vivi e capaci di amore, nell'attesa della risurrezione piena.
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