Omelia (01-11-2002) |
don Elio Dotto |
Festa di Halloween o festa dei santi? Festa di Halloween o festa dei santi? La domanda potrebbe sembrare provocatoria, o comunque fastidiosa: eppure non posso fare a meno di pensarci, in questo primo novembre del 2002. Festa di Halloween o festa dei santi? L'antica leggenda di Halloween narra che la notte del 31 ottobre le anime dei morti tornano sulla terra e cercano di entrare nei corpi dei vivi. È dunque per difendersi da queste anime che i vivi si mascherano da fantasmi, e vagano nella notte con dolcetti e scherzetti. Fin qui nulla di male; o meglio, fin qui troviamo semplicemente conferma di quello che mi ripete spesso mia nonna: e cioè che ogni occasione oggi è buona per far festa. C'è però un risvolto inquietante in questa ultima moda dalle radici antiche: un risvolto che forse sottovalutiamo, ma che dovrebbe metterci in guardia. Mi riferisco a quel sentimento di goliardica diffidenza che la festa di Halloween nutre nei confronti dei morti: come se il ricordo dei defunti - ma soprattutto il pensiero della morte - dovesse in qualche modo essere "alleggerito". Perché troppo pesante ci appare oggi questo pensiero: al punto che spesso noi soltanto alludiamo alla morte, senza più avere il coraggio di chiamarla per nome! Certo, la morte non è discorso che rallegra. Eppure, pensiamo alla nostra tradizione cristiana che in questi primi giorni di novembre ci fa pellegrinare da un cimitero all'altro, sulle tombe dei nostri cari: in tale circostanza la morte non fa più paura. Infatti, il ricordo dei morti si impone sulla minaccia della morte: al punto che noi ripensiamo volentieri alle persone che ci hanno lasciato, e ricordiamo con affetto il loro volto, il loro sorriso, la loro generosità, le loro fatiche! Nella festa cristiana dei santi la morte non fa più paura, perché il ricordo della vita è più forte, nonostante tutto. Dunque, festa di Halloween o festa dei santi? A noi la scelta. |