Omelia (15-08-2015)
fr. Massimo Rossi
Commento su Luca 1,39-56

Questa solennità cade a metà estate, quando molta gente si sta meritatamente godendo le ferie: il clima vacanziero potrebbe raffreddare la fede...anche con il solleone. E così l'Assunta rischia di rimanere un po', come dire, sottotono? e con essa, il mistero sotteso: mistero di morte e di risurrezione, mistero di sofferenza e di gioia, mistero di male e di bene, mistero di fede e di amore. Lasciamo la mediocrità fuori da casa nostra, fuori dai nostri affetti e fuori dalla nostra fede!
Concentriamoci invece sulla Parola che oggi il Signore rivolge alla Chiesa e a ciascuno di noi.
Dunque, i famosi segni dell'Apocalisse: la donna vestita di sole, il drago cattivo che vuol rapire il bambino appena partorito dalla donna... Ma prima ce n'è un altro che, purtroppo sfugge spesso all'attenzione dei fedeli: si tratta della visione dell'Arca dell'Alleanza.
Nelle Litanie della Madonna, Maria è chiamata Fœderis Arca, arca dell'alleanza. Maria Assunta, che molti esegeti riconoscono nel segno della donna vestita di sole con la corona di dodici stelle, è oggetto/soggetto della nostra devozione, perché, come Arca della nuova Alleanza, ha portato in grembo il Figlio di Dio, lo ha donato al mondo, né più, né meno che il Padre celeste. Senza il dono di Maria - dono duplice: del Figlio, ma anche e prima di tutto, (dono) di sé - il dono di Dio non avrebbe potuto essere; per lo meno, non nei termini in cui è stato.
Non saremo mai in grado di capire perché l'Onnipotenza di Dio abbia voluto, per così dire, cedere il passo, inchinarsi alla "povertà della sua serva", accettando che la Volontà di Lui si compisse attraverso la volontà libera di una ragazzina. Sono convinto che, per la maggior parte dei cristiani, il ‘sì' di Maria era già stato dato per scontato da Dio. Un po' come quando due genitori progettano l'avvenire del figlio, e danno per scontato, o quasi, che il figlio accetterà di realizzare il sogno di mamma e papà; perché, pensano loro, è il progetto migliore, il più conveniente per lui...e per loro.
E se quel figlio, invece che di dice di no?

Torniamo alla questione della libertà di Maria, di fronte al progetto di Dio; allora, la domanda è la seguente: Maria era stata destinata da Dio a dire di sì, sì o no? Certo, Maria era stata pensata dal Padre come protagonista determinante del Suo piano di salvezza, come Madre di Dio! Ma questo significa forse che, secondo il progetto di Dio, Maria doveva dire di sì?
Un figlio è tenuto sempre a dire di sì ai genitori? E quando, ormai adulto, vorrà scegliere la propria strada, come è suo diritto, del resto, e questa strada non confermerà le attese dei genitori... il ‘no' del figlio costituisce una disobbedienza? una violazione grave del IV Comandamento (onora il padre e la madre)?
Secondo qualcuno sì: "Abbiamo fatto tanti sacrifici per farti studiare... Abbiamo costruito tutto questo per te!... E adesso ci informi - bontà tua! - di avere altri progetti?! Sei un ingrato! non ci vuoi bene! ci spezzi il cuore!"...evvai coi ricatti morali.
Perdonate la divagazione. Però il Vangelo chiede di essere applicato alle nostre vite; le relazioni tra Dio e i personaggi della Scrittura hanno molte implicazioni con le nostre relazioni, molte più implicazioni di quanto si creda...


E allora torniamo per l'ultima volta al ‘sì' di Maria: un assenso, le cui conseguenze Maria ignorava. Non le era dato di comprendere tutto subito, prima di rispondere.
Ma l'ora era giunta, l'hodie, come lo chiama san Paolo, il tempo della salvezza.
Talvolta ci viene chiesta una risposta e non c'è tempo per prendere tempo... per valutare i pro e i contro... L'ora è giunta! Bisogna esprimersi con un , o con un no, senza sapere quali conseguenze produrrà quel , o quel no...
Se vogliamo stare tranquilli, non avremo che da dire di no; il mondo andrà avanti lo stesso.
Certo, il mondo continuerà anche dopo di noi! su questo possiamo stare tranquilli...
Ma, di noi, che ne sarà? non penso al dopo, penso a ora, penso all'hodie della nostra vita!
Se diciamo di no al Buon Dio, che vita potremo vivere?
È possibile vivere rifiutando il dono di Dio?
Dire di no a Dio significa dire di no a noi stessi!!
Vuota retorica? frasi da prete, o da suora?
Se volete pensarla così, fate pure...
Anche la volpe della famosa favola di Fedro, reagisce in modo simile, non potendo raggiungere l'uva, perché era bassa di statura... Ma sarà una ben magra consolazione.

Buona festa dell'Assunta a tutti!