Omelia (13-09-2015) |
don Marco Pratesi |
Ruminare i Salmi - Salmo 116,3 (XXIV domenica del tempo ordinario, anno B) Ruminare i Salmi - Salmo 116 (Vulgata / liturgia 114),3 - (XXIV domenica del tempo ordinario, anno B) CEI Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi. TILC Già la morte mi teneva legato, mi afferrava il mondo dei morti. Giacomo 2,14 A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo? Marco 8,27-31 Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Pietro di Blois: Signore, donaci la tua pace, perché nessun altro combatte per noi. Ci fa guerra il mondo, la carne, il demonio; soffriamo violenza da parte di realtà ostili e, soprattutto, noi stessi siamo nostri nemici, rovinandoci e procurandoci morte da soli. Gesù soffre e muore per raggiungerci nella nostra condizione di croce e condividerla. Chi vive la croce insieme a lui nella fede pacifica / pace fiduciosa è salvo, in quanto essa non rimane semplice negatività, ma diviene pasqua.
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