Omelia (05-10-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Comment su Lc 10,28

Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».

Lc 10,28


Come vivere questa Parola?

Quanto pacifico sole di verità in queste parole di Gesù in dialogo con un altolocato personaggio del suo tempo: un dottore della legge!

Costui, dice il contesto, lo aveva interrogato non per essere da lui istruito ma per mettere alla prova il Signore.

Gesù invece lo aveva "messo in pista", ponendo a sua volta una domanda; "Che cosa sta scritto nella Legge?".

Il bravo dottore aveva azzeccato la risposta tutta centrata nell'amore di Dio e nell'amore del prossimo.

Interessante il fatto che questo dottore "volendosi giustificare" fa il finto tonto chiedendo a Gesù: "chi è il mio prossimo?

A quest'altra domanda Gesù risponde con la parabola del buon samaritano che presenta tre tipi di persone, nel loro comportamento davanti a un uomo ferito e gettato a terra.

I primi due, Israeliti praticanti (oggi diremmo "impegnati"), tirano diritto; il terzo invece non solo si ferma a prestare il primo soccorso, ma si fa carico della persona ferita portandola a uno stello e sborsando i soldi necessari perché l'uomo sia aiutato nella sua dolorosa condizione.

Ecco: solo quest'ultimo che, essendo samaritano sembra lontano dalla Legge di Dio, in realtà si fa prossimo dell'uomo ferito.

Così, la parola id Gesù "fa questo e vivrai" cade a pennello sul suo comportamento.

E non dovrà forse essere anche una nostra scelta costante, se vogliamo davvero vivere?

"Fa questo" significa: esci dall'indifferenza, dall'egoismo eretto a sistema nella società dei consumi. Accorgiti della necessità dell'altro, a cominciare da chi ti vive accanto.

Amare è questa pressa di coscienza e questa decisione. Il resto sono parole al vento.


Signore, mi persuado che vivo solo se amo concretamente, anche scomodandomi. Grazie, perché il tuo Vangelo è una frusta al mio egoismo e una luce continuamente donata alla mia ricerca della Vita Vera.


La voce di un poeta

"La chiave di un uomo si trova negli altri: è il contatto con il prossimo quello che ci illumina su noi stessi".

Paul Claudel, Memorie improvvisate, 1954


Sr Maria Pia Giudici, FMA - info@sanbiagio.org