Omelia (18-10-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Eb. 4, 16

«Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno."

Eb. 4, 16


Come vivere questa Parola?

Domenica scorsa la liturgia ci presentava Gesù e la sua perentoria affermazione: "Solo Dio è buono". Nelle sue parole è evidente la provocazione a rivedere il nostro linguaggio e depurarlo da messaggi sottintesi, imprecisi, ambigui, ricattatori che rivelano un'idea di Dio e di conseguenza uno scorretto approccio a Lui, perché pensato e determinato nella propria comprensione come qualcuno da adulare, sedurre, attirare con le proprie prestazioni o buone opere. In questa domenica la seconda lettura, dalla lettera agli Ebrei, disegna l'approccio corretto per cercare Dio e andare a Lui: muoversi nella fiducia in lui, non nella boria del proprio curriculum. Muoversi e andare al trono della sua grazia. Con questa espressione l'autore della lettera agli ebrei si immagina Cristo Re vittorioso che condivide con il Padre e con lo Spirito il governo del Regno. Il Regno di Dio non ha nulla in comune con le espressioni terrene di potere temporale: le immagini che lo spiegano sono piuttosto "l'entrare nel suo riposo" del salmo 94, "i pascoli verdeggianti" del salmo 22. Luoghi di pace, di comunione, spazi di intensa relazione dove l'operare, l'agire che fa e disfa e rifa, sono superati dal dimorare, dal riconoscersi intimamente, dall'essere faccia a faccia con Dio. Luoghi dove l'impronta incontra la sua sostanza (cfr Eb 1, 3) e si apre ad ogni creatura fatta a sua immagine e somiglianza.

Lì ci aspettano misericordia e grazia. Queste sono la sostanza che abita il Regno. Nulla da conquistare, tutto da ricevere. In altre parole questo è l'amore: quello vero, primigenio, matrice di ogni altra espressione di amore. Quello che compatisce, scusa, consola, con pazienza aspetta, rispetta e protegge.


Signore, ci prepariamo al giubileo della misericordia. Che il nostro incontro sia con la vera misericordia di Dio, non con l'idolo fatto a nostra immagine e somiglianza, di un amore a pagamento. E che l'incontro con la misericordia ci renda misericordiosi, senza limiti.


La voce della Sacra Scrittura

"Signore, che guardi dal cielo e vedi tutti gli uomini: dal trono dove siedi, scruta tutti gli abitanti della terra e vieni in nostro aiuto! Sia su di noi il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo!"

Salmo 33


Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it