Omelia (01-11-2015)
don Roberto Rossi
Festa di tutti i Santi: Santità, beatitudine, amore, felicità

"Quando il Signore ci invita a diventare santi, non ci chiama a qualcosa di pesante e di triste, tutt'altro! È l'invito a condividere la sua gioia, a vivere e a offrire con gioia
ogni momento della nostra vita, facendolo diventare allo stesso tempo un dono d'amore
per le persone che ci stanno accanto".
(Papa Francesco)
La festa di Tutti i Santi ci ricorda che il traguardo della nostra esistenza non è la morte, è il Paradiso! L'apostolo Giovanni scrive: «Ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è» (1 Gv 3,2). I Santi, gli amici di Dio, ci assicurano che questa promessa non delude. Nella loro esistenza terrena, infatti, hanno vissuto in comunione profonda con Dio. Nel volto dei fratelli più piccoli e disprezzati hanno veduto il volto di Dio, e ora lo contemplano faccia a faccia nella sua bellezza infinita e gloriosa.
I Santi non sono superuomini, né sono nati perfetti. Sono come noi, come ognuno di noi, sono persone che prima di raggiungere la gloria del cielo hanno vissuto una vita normale, con gioie e dolori, fatiche e speranze. Ma cosa ha cambiato la loro vita? Quando hanno conosciuto l'amore di Dio, lo hanno seguito con tutto il cuore; hanno speso la loro vita al servizio degli altri, hanno sopportato sofferenze e difficoltà senza odiare e rispondendo al male con il bene, diffondendo gioia e pace. Questa è la vita dei Santi. I Santi non hanno mai odiato. I Santi sono uomini e donne che hanno la gioia nel cuore e la trasmettono agli altri. Mai odiare, ma servire gli altri, i più bisognosi; pregare e vivere nella gioia; questa è la strada della santità!
Essere santi non è un privilegio di pochi, non è la chiamata di alcuni; tutti noi nel Battesimo abbiamo avuto la grazia di poter diventare santi. La santità è una vocazione per tutti. Tutti siamo chiamati a camminare sulla via della santità, e questa via ha un nome, un volto: il volto di Gesù Cristo. Lui ci insegna a diventare santi. Lui nel Vangelo ci mostra la strada: quella delle Beatitudini (cfr Mt 5,1-12). Il Regno dei cieli è per quanti non pongono la loro sicurezza nelle cose, ma nell'amore di Dio; per quanti hanno un cuore semplice, umile, non presumono di essere giusti e non giudicano gli altri, quanti sanno soffrire con chi soffre e gioire con chi gioisce, non sono violenti ma misericordiosi e cercano di essere artefici di riconciliazione e di pace. Aiutano sempre la gente a riconciliarsi e aiutano sempre affinché ci sia la pace. "E così è bella la santità; è una bella strada!" (papa Francesco)
Oggi, in questa festa, i Santi ci danno un messaggio. Ci dicono: fidatevi del Signore, perché il Signore non delude! Non delude mai, è un buon amico sempre al nostro fianco. Con la loro testimonianza i Santi ci incoraggiano a non avere paura di andare controcorrente o di essere incompresi e derisi quando parliamo di Lui e del Vangelo; ci dimostrano con la loro vita che chi rimane fedele a Dio e alla sua Parola sperimenta già su questa terra la grandezza del suo amore, riceve il "centuplo" e la vera felicità per sempre in Paradisio. "Rallegratevi ed esultate, grande è la vostra ricompensa nei cieli"
Mi aiutano alcune testimonianze. Il libro dell'Apocalisse che tenta di descrivere il Paradiso così: "Vidi una moltitudine immensa che nessuno poteva contare, di ogni razza, popolo e lingua e tutti cantavano all'Agnello: Degno di gloria tu sei..."
Una anziana suora missionaria, al termine di una vita spesa con un amore unico verso i poveri e i lebbrosi, dice: " Se sentirete della mia morte, non abbiate il mino senso di tristezza, fate cantare una messa di ringraziamento alla Madonna per le immense grazie di cui mi ha avvolto dalla nascita alla mia morte. Io attendo con immensa gioia questo Incontro. Domani è il cielo, domani l'abbraccio, domani è un incanto tale di gioia e di amore che ripaga non una ma mille milioni di sofferenze (Sr. Casilde). E il cantautore cristiano Claudio Chieffo nella canzone intitolata "Padre", così canta: ‘Ora ti voglio con me (dice il Padre), non devi avere paura, devi lasciarti andare'. Tutto si compie ora, tutto si compie ora...qui non esiste più il buio: c'è la luce negli occhi di Dio, c'è la pace nelle mani di Dio, c'è la gioia nel cuore di Dio!!