Omelia (08-11-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 1Re 27,11

"Così dice il Signore Dio d'Israele: la farina della giara non si esaurirà e l'orcio dell'olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra".

Primo libro dei Re 27,11


Come vivere questa Parola?

Chi pronuncia queste parole è il profeta Elia che, in un momento di grave emergenza, chiede di essere sfamato con un po' di pane e acqua. Lo chiede a una donna povera e vedova che abita in Sarepta: una città fuori dal territorio d'Israele.

La richiesta sembra al limite dell'indiscrezione assoluta. Ma come? È un periodo di grande difficoltà per la vita di tutti, specie per chi è povero e solo E tu Elia - profeta di Dio - avanzi una richiesta che pare assurda, se si tiene conto delle circostanze? Attenzione! Elia è cosciente di parlare non solo perché spinto dalla fame, ma perché Dio stesso vuole che egli trasmetta un messaggio che, in quello scenario oscuro di morte, è luce di speranza e salvezza.

Due osservazioni, amici! Elia parla e agisce con la massima semplicità, ma è "conduttore" della Parola di Dio.

C'è da chiedersi se, in forza della dimensione profetica del nostro battesimo, anche noi, quando avanziamo richieste o proposte, siamo interiormente in contatto con Dio perché non l'egoismo ma le urgenze della natura e della grazia lo richiedono.

La seconda osservazione riguarda la donna: povera e vedova, con un figlio a carico. Aveva motivi sufficienti per dire: "Caro profeta, provvedi altrove, bussa ad altre porte; io pregherò per te!"


Signore, fa' che questa Parola di un nitore stupendo e di pieno inserimento nella storia di tutti i gironi, illumini e scuota anche me.

Al cuore di questa donna io riscaldo il mio cuore sempre troppo tiepido quando si tratta di scomodarsi per prestare aiuto a chi è nel bisogno.

Per grazia tua, mio Signore, e in forza del mio battesimo la cui facoltà è anche quella di essere "profeta", dammi di vivere pienamente questa mia identità che significa trascorrere onestamente e semplicemente l'esistenza, in un quotidiano dove la condizione umana mi pone accanto agli altri in atteggiamento di benevolenza di facile aiuto, di carità


La voce di un santo monaco libanese

"L'amore è l'unico tesoro che potete accumulare in questo mondo e portare con voi nell'altro. Tutta la gloria, il lavoro, le fortune, i tesori e i successi che credete di aver posseduto in questo mondo, resteranno in questo mondo".

S. Charbel


Sr Maria Pia Giudici, FMA - info@sanbiagio.org