Omelia (03-11-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Rm 12,15-16

"Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili."

Rm 12,15-16


Come vivere questa Parola?

La Parola ci esorta a donarci, a vivere la fondamentale vocazione umana della comunione tra noi. Ciò è tanto più urgente oggi in cui soffriamo vuoti di umanità e deserti di solitudine. Tante volte avvertiamo di essere incapaci di "sentire" con l'altro, di condividere le sue gioie e i suoi dolori. E d'altra parte ci chiudiamo in noi stessi perché ci sentiamo incompresi.

L'evento del Giubileo della Misericordia ci spinge a far posto all'altro con la stessa attenzione che avremmo per la parte del nostro corpo che fosse più debole e sofferente. E ancora di più: ci invita a esprimere la tenerezza, che è la forza di un amore umile, è "misericordia fatta tatto".


La voce del Salmista

"Signore, non si inorgoglisce il mio cuore

E non si leva con superbia il mio sguardo;

non vado in cerca di cose grandi,

superiori alle mie forze.

Io sono tranquillo e sereno

Come bimbo svezzato in braccio a sua madre,

come un bimbo svezzato è l'anima mia."

Sl 130


Sr Graziella Curti, FMA - curtigrazia@gmail.com