Omelia (05-11-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 15, 3-6

"Allora egli disse loro questa parabola: "Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta. Così vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione."

Lc 15, 3-6


Come vivere questa Parola?

Di fronte alle critiche dei farisei e degli scribi sul fatto che il Maestro stava a mensa con i peccatori, Gesù racconta le parabole della misericordia. "Brevi tratteggi, plasticamente efficaci, dicono l'attenzione amorosa e la preoccupazione sincera di Dio che va in cerca dell'uomo che si è perduto".

Sono istantanee di un Dio che non si accontenta di aspettare un ritorno, a volte, difficile e arduo, ma di un Pastore/Padre che si muove, facilita l'incontro, spiana la strada a chi si è reso lontano. E gioisce per averlo ritrovato. Questo è il senso e il messaggio di speranza con il quale il Giubileo della Misericordia vuole raggiungere tutti noi, spesso sperduti e soli.


La voce di uno scrittore contemporaneo

"La conversione di un uomo è il compimento di una speranza di Dio."

Ch. Péguy


Sr Graziella Curti, FMA - curtigrazia@gmail.com