Commento su Rm 15,14
«Fratelli miei, sono anch'io convinto, per quel che vi riguarda, che voi pure siete pieni di bontà, colmi di ogni conoscenza e capaci di correggervi l'un l'altro."
Rm 15,14
Come vivere questa Parola?
S. Paolo, quasi a farsi perdonare dai Romani di aver espresse alcune esigenze del cristianesimo che suonano quasi come un'imposizione, richiama l'autostima dei suoi interlocutori affermandoli capaci di bontà e di correzione fraterna. Si direbbe che Paolo se ne intenda di psicologia e che sappia bene come dare fiducia crei possibilità. Infatti, non solo i bambini diventano irreprensibili quando si sentono elogiati o valutati positivamente. Anche noi adulti, se qualcuno mostra fiducia nelle nostre possibilità ricambiamo con il 100 per 100 delle nostre prestazioni. Da questa Parola siamo dunque invitati a credere nella buona volontà di chi ci sta accanto e a dargli fiducia come il Signore Gesù ogni momento fa con noi.
La voce del santo dei giovani
"In ognuno di questi ragazzi, anche il più disgraziato, v'è un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare"
Don Bosco
Sr Graziella Curti, FMA - curtigrazia@gmail.com