Omelia (12-11-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Sap 7, 2-,26

"La Sapienza È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell'Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa. È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività di Dio e immagine della sua bontà".

Sapienza 7, 2-,26


Come vivere questa Parola?

È molto bello e consolante (oltre che poetico) dire che la sapienza è "profumo della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell'onnipotente". Significa che l'onnipotenza di Dio non solo esprime in tutta verità la gloria di Lui onnipotente nell'agire ma anche vuole farci intendere che questa onnipotenza è amabile gradevole al nostro pensiero e al nostro cuore come un preziosissimo profumo.

A volte qualcuno, che non ha famigliarità con la Parola di Dio meditata e pregata, prova un senso di paura, e rifiuta quella forza immensa che teme possa schiacciarlo, distruggerlo.

Oppure tira via frettolosamente, come se questa l'espressione fosse solo un ammennicolo descrittivo.

Proviamo invece a pensare come è dolce, come è soave percepire coi sensi spirituali questo effluvio dell'Onnipotente Iddio, la cui identità di fondo è amore infinito.

Davvero nulla di contaminato c'è in questa emanazione genuina della gloria di un Padre che - lo sappiamo dal Vangelo - ci ha fatto dono del Figlio suo che ci ha liberati dal peccato e dalla morte accettando di morire per noi.

Qualcuno ha detto: Niente ha un profumo più intenso e puro di colui che lo emana perché in Lui fiorisce un amore vero profondo, tutto donato.

Certo e qui che la bellissima immagine del profumo emanato dalla gloria di Dio si salda con l'immagine della luce: quella che rispecchia l'agire di Dio all'insegna della sua infinita bontà.

Educarci a coltivare i sensi spirituali affinando anche i sensi del corpo, ci porterà a una intensità pura e bella del vivere, anche dentro il nostro quotidiano.


O Padre celeste, aprimi sempre di più alla "sapienza" di quello che Gesù tuo Figlio è venuto a insegnarci. Che io non senta mai il suo Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa come un pesante fardello, ma come un profumo e una luce che rendono veri buoni e belli i miei giorni a tua gloria Signore.


La voce di un Teologo Pastore

"La via della bellezza si offre come la forma meno inadeguata per esprimere sia la vicinanza del Dio infinitamente lontano, sia la trascendenza del suo essere più intimo a noi di noi stessi".

Bruno Forte, arcivescovo di Chieti Vasto


Maria Pia Giudici, FMA - info@sanbiagio.org