Commento su Sap 13,1
"Davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell'ignoranza di Dio, e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è, né, esaminandone le opere, riconobbero l'artefice".
Sapienza 13,1
Come vivere questa Parola?
Vani per davvero - dice il testo sacro - quegli uomini che vivevano senza luce nell'intelligenza e nel cuore perché incapaci di porsi un interrogativo fondamentale: Da dove viene questo bel creato?
Così l'attributo "vani" equivale a vuoti, inconsistenti e perciò incapaci di una vita degna di essere vissuta.
Questa denuncia di verità calza perfettamente anche per quanti, nel "nostro oggi" si comportano sostanzialmente nello stesso modo.
In una società erede diretta del consumismo, l'atmosfera che penetra dovunque è il materialismo.
Non è più neppure una filosofia, ma una tranquilla prassi che coltiva, se mai, la selva di desideri riducendoli a bisogni fittizi, fabbricati dal grande chiasso pubblicitario che ti persuade a comperare, a consumare e a comperare di nuovo.
Tempo per contemplare il bello per conoscere il vero per scegliere il bene, ce ne è poco e dunque quanto pochi sono coloro che ammirano un prato dove occhieggiano pratoline, un monte innevato, un tramonto sul mare, un volto puro!
Viene meno il contemplare e non matura la domanda di fondo, pur tanto semplice e necessaria: "Ma tutto questo vero buono e bello, chi l'ha fatto?
E davvero insipienti sono coloro che rispondono: il caso.
Signore Gesù, c'è tanta bontà bellezza e verità nel mondo in cui vivo! Aiutami a scorgerlo anche là dove non appare subito all'occhio del cuore. Non permettere mai che questo mio cuore inaridisca. Cresca invece continuamente quel "grazie a te" che mi prendi per mano e mi conduci al Padre per lodarlo amarlo e scorgerne la bellezza in tutto quello che ha creato e continua a creare, anche attraverso capacità estro e genio di ogni artista.
La voce di un filosofo scrittore poeta del XX secolo
La liberazione della testa è la saggezza
La liberazione del cuore è l'amore
La liberazione dei sensi è la bellezza.
La liberazione dell'agire è il rito.
Lanza del Vasto 1901 - 1981
Sr Maria Pia Giudici, FMA - info@sanbiagio.org