Commento su Lc 19,45-46
" Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Luca 19,45-46
Come vivere questa Parola?
C'è un grande bisogno di purificazione in questo brano, per ridare alle cose il loro giusto significato!
"Forse è una spelonca di ladri ai vostri occhi questo tempio che prende il nome da me? Anch'io, ecco, vedo tutto questo. Parola del Signore" (Ger.7,11). Geremia già si era impegnato appassionatamente per l'unità tra il culto e la vita nella giustizia davanti a Dio: già aveva lottato per non politicizzare la fede! E Gesù ritorna su questa parola del profeta e indica chi e che cosa distruggerà realmente il tempio: coloro che lo rendono un covo di ladri, perché un tempio che è diventato un "covo di ladri" non ha la protezione di Dio. Gesù - il Dio con noi - ci regala il vero significato del tempio e lo svelamento del vero tempio e del vero culto.
Il rifiuto di Gesù, la sua crocifissione, è la fine del vecchio tempio. Il nuovo tempio è il suo corpo e il suo sangue! Egli stesso è il nuovo tempio dell'umanità!
Entriamo allora in questo Tempio e facciamo dell'incontro con Lui - della preghiera - il senso della vita, un bisogno di ritorno all'essenziale!
Aiutaci Signore a non aver paura di perdere tempo con Te. Stare con Te ci aiuta a mettere ordine nella vita!
La voce dei testimoni
"Amiamo e pratichiamo ogni giorno la preghiera solitaria e segreta, quella preghiera che solo il Padre celeste vede, in cui siamo assolutamente soli con lui e nessuno sa che preghiamo, colloquio a due, segreto delizioso, in cui apriamo il nostro cuore in libertà, lontano da ogni sguardo, ai piedi del Padre".
Charles de Foucauld
suor Monica Gianoli FMA - mogianna@libero.it