Omelia (24-11-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Comento su Lc 21, 5

"In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».

Lc 21, 5


Come vivere questa Parola?

La catechesi di Gesù al tempio continua con coraggio e cerca di distogliere l'attenzione della gente dall'apparenza, dall'ostentazione della ricchezza che sembrano essere diventate prioritarie nel cuore e nella mente di tutti. Vale solo ciò che è prezioso dal punto di vista artistico, economico. Questo si applica alle persone, alle cose, alle situazioni. Una perversa tendenza alla perfezione che si nutre solo di effimero. Con questo Gesù non nega la bellezza e il bene che essa produce nell'uomo. Egli condanna l'apparenza, la bellezza finta. Condanna la tentazione di fermarsi ad essa, come assoluto, dimenticando l'autore della bellezza, che è Dio.

Il pericolo da cui Gesù mette in guardia è anche che il perdersi in ciò che solo appare, altera il senso di realtà e porta le persone ad affidarsi a ciò che da un momento all'altro può tradire, deludere, scomparire, distruggersi e distruggere.


Signore, anche esaltare la religione a dispetto della fede in te, fa fare errori che possono essere terribili scambiando per vero, bello e buono quello che assolutamente non lo è. Aiutaci a trovare gli antidoti giusti, perché in noi crescano fede e fiducia e non formalità, gusto del rito, ostentazione e apparenza


La voce della liturgia

Non ci sia per noi altra gloria che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo. La parola della croce per noi che siamo stati salvati è potenza di Dio.

Gal.6,14; 1 Cor.1,1


Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it