Commento su Lc 21, 33
"Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. "
Lc 21, 33
Come vivere questa Parola?
Questa espressione dovrebbe oggi aiutarci a sperare e a far vivere di speranza chi ci è attorno. Tutto passa, quello che resta è l'amore, che abbiamo ricevuto e che abbiamo dato. Passa il tempo, passa la storia, passa la gloria, passa l'infamia. Nel passare tutto cambia, si trasforma.
Signore, le tue parole che non passano ci conducano su sentieri tutti da inventare, che superino ogni tentazione di fermarsi e non cambiare. Fa' che il cambiamento sia conversione, deciso orientamento a te.
La voce di un poeta
Tutto passa e tutto resta, però il nostro è passare, passare facendo sentieri, sentieri sul mare.
Mai cercai la gloria, né di lasciare alla memoria degli uomini il mio canto, io amo i mondi delicati, lievi e gentili, come bolle di sapone. Mi piace vederle dipingersi di sole e scarlatto, volare sotto il cielo azzurro, tremare Improvvisamente e disintegrarsi...
Mai cercai la gloria. Viandante, sono le tue orme il sentiero e niente più; viandante, non esiste il sentiero, il sentiero si fa camminando. Camminando si fa il sentiero e girando indietro lo sguardo si vede il sentiero che mai più si tornerà a calpestare. Viandante non esiste il sentiero, ma solamente scie nel mare...
Un tempo in questo luogo dove ora i boschi si vestono di biancospino, si udì la voce di un poeta gridare «Viandante non esiste il sentiero, il sentiero si fa camminando...» Colpo dopo colpo, verso dopo verso...
Il poeta morì lontano dal focolare. Lo copre la polvere di un paese vicino. Allontanandosi lo viderono piangere. «Viandante non esiste il sentiero, il sentiero si fa camminando...» Colpo dopo colpo, verso dopo verso... Quando il cardellino non può cantare.
Quando il poeta è un pellegrino, quando non serve a nulla pregare. «Viandante non esiste il sentiero, il sentiero si fa camminando...» Colpo dopo colpo, verso dopo verso.
Antonio Machado
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it