Omelia (18-12-2015) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
Nascita di Gesù Matteo narra con semplicità la nascita di Gesù senza forse domandarsi come mai questo bambino appartiene ed è discendente di Davide se Giuseppe non ha avuto alcuna parte nel suo concepimento nel grembo della Vergine Maria? A questa difficoltà si può rispondere che in questo caso è Dio stesso ad immettere Gesù nelle linea di David e d'altra parte l'accettazione di Giuseppe di accogliere la madre e il bambino fino a diventarne i padre come se si trattasse di una adozione, pone Gesù nelle linea di David. Ma volgiamo la nostra attenzione in Giuseppe, uomo giusto, obbediente e umile. Il suo smarrimento dinanzi alla gravidanza di Maria è quanto mai comprensibile. D'altra parte Maria tace, conserva il suo segreto; Giuseppe non vuole dubitare della sua fedeltà e anch'egli accetta il mistero con riverenza anche se pensieri tormentosi lo affliggono. Viene il sogno a liberarlo da questa angoscia; obbedisce a quanto gli viene detto con una obbedienza di fede e accoglie nella famiglia come dono di Dio questo bambino prodigioso di cui come capofamiglia, deve prendersi cura. Ognuno di noi può trovarsi in situazioni difficili, di cui non si sa come uscirne. La calma e il ricorso alla luce di Dio sono allora necessari per non precipitare nel buio completo. La via di uscita c'è: occorre trovarla. :) |