Omelia (17-12-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gn 49,10

"Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli».

Genesi 49,10


Come vivere questa Parola?

Giacobbe, l'antico patriarca, ispirato dal Signore, convoca i suoi figli e, tra loro, benedice in modo particolare Giuda. E' come se i suoi occhi scrutassero il futuro, leggendovi qualcosa di grande per questo suo figlio.

Egli dunque, non solo avrà una lunga discendenza che deterrà il potere in Israele, ma proprio tra i figli dei suoi figli, ne sorgerà UNO che sarà talmente grande da ottenere che tutte le genti lo riconoscano.

Non a caso il Vangelo di oggi (Mt. 1,1-17) ci presenta una sintesi della storia della salvezza: da Abramo a Giacobbe a Giuda giù giù fino a Davide, alla deportazione degli Israeliti in Babilonia, fino al tempo in cui - a Betlemme - nasce Gesù.

E non è una storia di gente tutta virtuosa Sì, nella stessa genealogia di Gesù si alternano luci e ombre.

Sì, sia prima che dopo Cristo, la storia resta una storia di luci in cui risplende la presenza dei santi, e di tenebre dove emana fetore di azioni abominevoli compiuti dei malvagi.

Non c'è da scandalizzarsi ma piuttosto guardare il mondo con la misericordia di Dio, pregare e impegnarsi a quotidiana conversione sorretti dalla sua grazia.


Signore, insegnami che si deve denunciare il male, soprattutto con chiara testimonianza del bene. Converti a Te il mio cuore perché io pratichi le virtù umane e cristiane con quella agilità, con quella gioia che Tu doni a chi è fedele nell'ascolto della tua Parola impegnandosi a viverla.


La voce di Papa Francesco

"Colui che isola la sua coscienza dal cammino del popolo di Dio non conosce l'allegria dello Spirito Santo che sostiene la speranza."


Sr Maria Pia Giudici, FMA - info@sanbiagio.org