Omelia (20-12-2015) |
Missionari della Via |
Commento su Luca 1,39-45 Eccoci ormai prossimi al Natale. Nel Vangelo, contempliamo la gioia che nasce dall'aprire il cuore a Gesù e alla Sua Parola. Maria ha appena detto di sì alla proposta che Dio e ha concepito Gesù, è nata in lei una vita nuova, impossibile con le sole forze umane. Ecco, quando Dio entra nel nostro cuore, fa nascere una nuova vita in noi; nasce la gioia dove prima era solo tristezza, la luce dove prima era tutto buio, vediamo il senso delle cose dove prima non ci capivamo nulla. Maria dopo essersi aperta a Dio, si apre agli altri: si alza (è il verbo della risurrezione) e parte in fretta verso la cugina Elisabetta: meglio ancora sarebbe dire con zelo, con premura, con entusiasmo; ha il profondo desiderio di condividere con lei le meraviglie del Signore. Maria è una donna gioiosa, gravida, piena di vita; ha Gesù nel cuore e per questo non può starsene lì ad aspettare che gli altri vadano da Lei, ma è lei che va, che esce, che si mette in cammino verso la cugina: ma che bello questo! Noi spesso ci ripieghiamo su noi stessi, ci piangiamo addosso, aspettiamo che gli altri ci vengano incontro: me misero, me tapino... tutte a me... e a volte ci fa pure comodo fare le vittime, ci da un ruolo, ci fa sentire "poverini!". O siamo mosci, pigri, facciamo le nostre cose senza cura, senza impegno o accompagnate con degli sbuffi degni dell'Etna! O peggio ancora, riduciamo la vita cristiana al non fare niente di male, come se per essere buoni cristiani bastasse non peccare. Quanti si confessano male (o non si confessano proprio), dicendo: ma io che ho fatto di male? Ma se così fosse, come diceva simpaticamente un biblista, anche la sedia e il tavolo sarebbero ottimi cristiani, persino meglio di noi, dato che loro, a differenza nostra, non hanno mai fatto niente di male! Ma la vita cristiana non è solo non fare il male, ma soprattutto è fare il bene! Essere cristiani significa aver incontrato l'Amore in persona, avergli aperto il cuore, essere stati inabitati dallo Spirito di Dio che è vita, amore, libertà: non possiamo passare la vita giocando in difesa.
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