Omelia (07-01-2016)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 4, 24-25

La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

Mt 4, 24-25


Come vivere questa Parola?

La geografia del primo annuncio: Matteo nel capitolo 4 ci descrive i primi movimenti di Gesù che annuncia il regno che viene. Parte dalla Galilea, la regione più mista di Israele. La percentuale di stranieri lì è altissima. Altissima e anche rapida sarà la diffusione della buona notizia. Nel giro di poco tempo tutta la Siria saprà di Gesù, ma non solo anche la Decapoli e, più a sud Gerusalemme.
La prima buona notizia che passa di bocca in bocca è legata alle guarigioni: tutti hanno qualche malato in famiglia e la prospettiva di vederlo guarito è nel cuore di tutti, al di là della provenienza e nazionalità.
Arrivano centinaia e centinaia di malati di ogni genere e Gesù li incontra tutti e non si nega a nessuno. Pian piano la gente comincia ad intuire: la buona notizia è la persona stessa di Gesù, non tanto le sue parole. È lui la parola buona che tutti aspettavano.
Signore, oggi la geografia di quelle terre ha gli stessi nomi: Siria, Gerusalemme, Galilea... quanti cuori affranti, quante vite distrutte oggi lì aspettano una parola buona, un regno nuovo che venga e ristabilisca la pace. Dona pace a quegli uomini, dona vita a quei bambini. Dona a noi un cuore nuovo capace di accogliere chi da quelle terre sta fuggendo per non morire.
La voce della liturgia

Oggi in Cristo luce del mondo

tu hai rivelato ai popoli il mistero della salvezza

e in lui apparso nella nostra carne mortale

ci hai rinnovati con la gloria dell'immortalità divina.