Omelia (17-01-2016)
don Michele Cerutti


Le nozze di Cana è un brano evangelico sicuramente tra i più conosciuti.

Gesù continua la sua epifania iniziata con la manifestazione ai popoli pagani, proseguita sul Giordano al compimento dei trent'anni e qui con un gesto sorprendente verrà battezzato e questa manifestazione si completerà proprio qui a Cana dove Egli si manifesta per indicare che Lui è la vera gioia.

Gesù non viene mai a portare tristezza. Questo bisogna dirlo bandendo ogni interpretazione della fede vista in maniera pessimistica in maniera quasi apocalittica. Tanti cristiani vivono la loro fede come una continua Quaresima dimostrando agli altri una sorta di dimensione triste. Gesù ci mostra che Lui è venuto a portare la vera gioia.

L'icona delle nozze di Cana si presenta con Maria e i discepoli presenti a questo evento di nozze. E' la Chiesa coinvolta. Giovanni utilizza delle immagini meravigliose per spiegare i primi passi della Chiesa primitiva. Lui si rivolge a chi è già formato nella fede. Indicando questo episodio e iniziandolo con questa introduzione sui protagonisti della vicenda ci indica l'inscindibilità della fede in Gesù passando attraverso la Madre e la Chiesa.

E' un punto importante anche per noi. "Credo in Gesù, ma non nella Chiesa". E' impossibile perché si passa a Gesù attraverso la Chiesa perché questa è legata indissolubilmente con Gesù. "Credo in Cristo, ma non nella Vergine". La fede a Maria è una forte agevolazione per giungere al Figlio. "Ad Jesum per Mariam" direbbero i santi della forte devozione mariana come il Monfort. La devozione alla Madonna è essenziale. "Ad Jesum per Mariam", a Gesù attraverso Maria: la strada scelta da Dio per salvare l'umanità è quella di mandare suo Figlio Gesù Cristo nel mondo, perché offra la sua vita sulla Croce; e Gesù viene nel mondo per mezzo di Maria Santissima.

Il miracolo sembra sciocco, ma ci mostra come la Madre sa muoversi ancor prima che noi le chiediamo qualcosa. Sì i commensali sono in subbuglio e Maria comprende questo sconcerto.

Le nozze nella tradizione anticotestamentaria rappresentano l'amore di Dio per il suo popolo. In questo amore che Dio ha per il popolo Maria svolge un ruolo importante. Ella guida il passaggio dall'Antico al Nuovo Testamento. Gesù e i discepoli rappresentano il Nuovo Testamento.

Respiriamo la premura della Madonna che sa anticipare sempre i tempi. Quando manca il vino della gioia la Vergine sa implorare ancor prima che lo chiediamo. Lo vediamo a Lourdes e Fatima. Nel primo luogo di apparizione la Vergine vuole essere la risposta al razionalismo dilagante. Nel secondo luogo invita il mondo a pregare per la Pace e a pregare per la conversione della Russia che pochi mesi dopo conoscerà l'ateismo materialista. Lo sperimentare questa premura lo si concretizza sempre a Lourdes dove i malati molti non tornano guariti, ma carichi di una fede che dà la forza di portare la Croce.

Gesù sembra seccato dalle pressioni della Madre. No, Egli è venuto compiere la volontà del Padre e tutti coloro che lo vogliono seguire debbono mettersi su questa onda.

Così tutte le volte che sembra esserci un contrasto tra il Figlio e Maria questo va letto in questa dimensione. Nel Vangelo di Luca Gesù rimprovera i genitori che lo cercano con affanno e dopo tre giorni lo ritrovano nel Tempio a parlare con i dottori e Gesù afferma: "Non sapete che debbo occuparmi delle cose del Padre mio". Nei sinottici Gesù ai discepoli, che lo avvertono della presenza della Madre e dei fratelli, risponde che la Madre e i fratelli sono coloro che fanno la volontà del Padre.

Queste risposte coinvolgono anche noi, che in forza del Battesimo siamo figli nel Figlio. e ci spronano a conformarci a questo disegno del Padre. Maria si mette in cammino spronata da queste risposte che la fortificheranno ai piedi della Croce. Gesù con le prove della vita ci esorta a camminare sul sentiero da Lui tracciato.

Maria non dispera e nel brano letto invita i commensali ad attenersi a quello che Gesù stesso dirà. La Vergine scomparirà dalla scena dell'evangelista Giovanni per riapparire negli ultimi capitoli ai piedi della Croce, dove verrà definita ancora donna.

Gesù indica le due giare di pietra che rappresentano la Legge antica. Gesù non è venuto ad eliminare la legge antica, ma a darne compimento. E‘ venuto a dare pienezza a una fede che è diventata granitica, fredda rappresentata dalle giare di pietre e imperfetta perché sono solo 6 non 7 numero perfetto. I commensali stanno alla provocazione di Gesù esortati da Maria a fare quello che Lui dirà. Il risultato è sorprendente i commensali gioiscono e lo sposo, che rappresenta Dio nella simbologia biblica, gioisce.

La sposa non si presenta siamo tutti noi con le nostre difficoltà ad aprirci alla novità di Gesù che è venuto a innondarci di quella misericordia che è lo sfogo dei nostri fiumiciattoli un po' secchi impregnati di forte giustizialismo, di forte chiusure. Gesù vuole immetterci in questo grande oceano che è il suo amore.

Questo brano evangelico ci dà lo sprint per l'inizio di un nuovo anno civile che si apre alla novità del Vangelo guidati da Maria e innestati nella vigna, che è la Chiesa, in cui la vite è Cristo e noi siamo i tralci che portiamo frutto se attaccati a Gesù.