Omelia (01-02-2016)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 2 Sam 25, 9-11

"Allora Abisài, figlio di Seruià, disse al re: «Perché questo cane morto dovrà maledire il re, mio signore? Lascia che io vada e gli tagli la testa!». Ma il re rispose: «Che ho io in comune con voi, figli di Seruià? Se maledice, è perché il Signore gli ha detto: "Maledici Davide!". E chi potrà dire: "Perché fai così?"»."

2 Sam 25, 9-11


Come vivere questa Parola?

Abisài appartiene a quegli ammiratori di uomini grandi che a volte, pur di far piacere a chi è oggetto della loro enorme stima, arrivano a propositi insensati. Qui si tratta di un grave pericolo che sta vivendo il Re Davide inseguito da una parte di israeliti ribelli che purtroppo sono guidati da suo figlio Assalonne.

Davide sale l'erta degli ulivi piangendo a piedi scalzi mentre gli viene rinfacciato l'operato di Saul suo padre: tanto sangue versato per conquistare il potere. Davide stesso ne paga il fio perché gli muove guerra suo figlio Assalonne che vuole ad ogni costo il trono.

Abisai in questo momento cruciale del dramma di Davide avanza la proposta di liberare il re dal pericolo uccidendo Assalonne. La risposta di Davide è profonda e disarmante: "Se Assalonne maledice è perché il Signore gli ha detto: Maledici Davide!" quel che più importa è quanto immediatamente il Re aggiunge "e chi potrà dire: Perché fai così?"


Signore, un uomo di grande statura spirituale com'è Davide, pur con le sue fragilità, è qui a insegnarmi che quanto tu permetti nella mia vita è sempre finalizzato ai Tuoi progetti di salvezza. Proprio per questo è insensato porti l'interrogativo: perché fai così?

Rafforza in me la fede nel Tuo amore-salvezza e non permettere che io ti ponga inconsulte domande circa quello che vuoi o permetti nella mia vita.


La voce di un grande filosofo

"La fede è la più alta passione di un uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre".

Soren Kierkegaard


Sr Maria Pia Giudici, FMA - info@sanbiagio.org