Commento su Is 58, 6-7
"Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti?"
Is 58, 6-7
Come vivere questa Parola?
Gesù a Nazaret, all'inizio della sua vita pubblica, legge in sinagoga una pagina di Isaia simile a quella citata qui e si autoproclama l'incarnazione di quella profezia. Egli è il messia... e i segni che lo confermano sono questi: egli è venuto per sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo. Lo fa senza sbaragliare i potenti del tempo, perché la sua è una rivoluzione dal basso. Parte dal popolo, anche non eletto, restituisce vitalità, sollecita la condivisione. Ancora denuncia il vuoto che soggiace al culto legato alla legge, non tanto quella divina, ma quella imbastita dagli uomini per esercitare il loro potere.
Signore, aiutaci a riconoscere la nostra miseria. Non fare che ci giustifichiamo dietro la nostra bravura a digiunare e a rispettare norme e precetti che non vengono da te. Donaci un cuore misericordioso, amante della vita.
La voce di papa Francesco
"Davanti a questo amore forte come la morte (cfr Ct 8,6), il povero più misero si rivela essere colui che non accetta di riconoscersi tale. Crede di essere ricco, ma è in realtà il più povero tra i poveri. Egli è tale perché schiavo del peccato, che lo spinge ad utilizzare ricchezza e potere non per servire Dio e gli altri, ma per soffocare in sé la profonda consapevolezza di essere anch'egli null'altro che un povero mendicante. E tanto maggiore è il potere e la ricchezza a sua disposizione, tanto maggiore può diventare quest'accecamento menzognero."
Discorso di Quaresima 2016
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it