Omelia (10-02-2016)
Monastero Domenicano Matris Domini
Commento su 2 Cor 5,20-6,2

Collocazione del brano

Paolo e i Corinti avevano avuto un momento di incomprensione. La seconda lettera ai Corinti è il tentativo fatto da Paolo di ricomporre i rapporti. In particolare nei capitoli 1-6 egli ripercorre la sua vocazione di predicatore del Vangelo e della situazione che si era creata con la comunità di Corinto. I contorni di questo malinteso ci sfuggono completamente, ma questo diventa per Paolo un motivo per ricordare le motivazioni del suo impegno a favore del Vangelo. Il brano scelto per il mercoledì delle Ceneri è la parte finale. Vi ritroviamo il motivo fondamentale della lettera: la riconciliazione tra Dio e gli uomini.


Lectio

Fratelli, noi, 20in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.

Al termine della propria difesa Paolo ricorda che la salvezza operata da Cristo si può leggere come una grande opera di riconciliazione. Paolo ne è ambasciatore ed esorta i Corinti a ritornare in amicizia con lui e a entrare in questa riconciliazione più ampia offerta da Dio.


21Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.

L'opera della riconciliazione è stata realizzata attraverso la morte in croce di Gesù. Egli pur non avendo peccato è stato trattato da peccato, ha subito la morte del malfattore, perché noi, i veri peccatori potessimo diventare giusti davanti a Dio.


5 1Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio.

Di nuovo Paolo ricorda la propria qualità di collaboratore di Dio. E come collaboratore avvisa i suoi interlocutori che questa grazia della riconciliazione richiede una pronta risposta. Non si può dilazionare l'adesione a Dio perché si tratta di una realtà davvero importante. Proprio per queste parole il brano è stato scelto per il mercoledì delle Ceneri, l'inizio della Quaresima.


2Egli dice infatti: "Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso". Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

Questa citazione è tratta da Is 49,8. Paolo la rilegge come promessa divina che si attua al presente: eccolo il momento favorevole! Riconciliarsi con Dio e insieme con l'apostolo è esigenza impellente, perché sul quadrante della storia umana è suonata l'ora in cui Dio ha deciso di accogliere nella sua amicizia coloro che gli erano diventati nemici. E' il giorno della pace con il Padre e tra gli uomini.


Meditiamo

- Cosa significa per la mia vita riconciliarmi con Dio?

- Ci sono stati mai momenti nella mia vita in cui mi sono detto "Ora o mai più" e ho fatto una scelta importante? Di cosa si trattava?