Commento su Gv 7, 28
«Non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato»
Gv 7, 28
Come vivere questa Parola?
Il vangelo di oggi ci presenta Gesù, che vive il dramma dell'abbandono da parte dei capi della sua nazione, i quali non lo riconoscono come Messia.
La vera identità di Gesù è sostenuta dal suo Padre celeste che gli rende testimonianza e lo accredita come Messia e rivelatore della verità. Il Figlio conosce perfettamente il Padre e lo annuncia ai suoi ascoltatori.
Come ci poniamo noi di fronte al messaggio di Gesù? Lo accogliamo come la voce del Padre che è nei cieli e nel nostro cuore?
Questo periodo di Quaresima è un tempo adatto per metterci in ascolto del Padre e vivere da veri e autentici cristiani.
Signore Gesù, donami un cuore e una mente capaci di accogliere il tuo messaggio, rafforza la mia volontà per eseguire e vivere la tua Parola
La voce di un monaco greco del X secolo
"Il Signore ha detto: «Scrutate le Scritture» (Gv 5,39). Scrutatele dunque e ricordate con molta fedeltà e fede quanto esse dicono. Così, conosciuta chiaramente la volontà di Dio... sarete in grado di distinguere senza sbagliarvi, il bene dal male, invece di prestare orecchio a qualsiasi spirito e di essere trascinati da pensieri malsani."
Simeone il Nuovo Teologo
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it