Commento su Gv 4,50
«Va', tuo figlio vive»
Gv 4,50
Come vivere questa Parola?
Il centurione pagano supplica Gesù, perché guarisca suo figlio malato. Con tanta fede e amore di un padre verso il figlio malato, egli chiede a Gesù di intervenire con la sua bontà e la sua potenza divina, perché il figlio riacquisti la salute.
Gesù opera il miracolo, sottolineando anche la grande fede del centurione: la fede va aldilà della razza e della religione; il centurione pagano ci dà l'esempio di un fede viva, sincera, autentica.
Con la fede anche noi incontriamo Dio, lo accogliamo nella nostra vita, mettiamo in pratica le sue parole, lo scopriamo come Padre di immensa bontà e misericordia.
Se Gesù vede la nostra fede e la nostra fiducia in lui e nella sua parola, compie anche miracoli nella nostra vita (e la stessa vita è già un miracolo!). Come Gesù nel vangelo ha premiato la fede del centurione, così contraccambia la fede di ogni persona umana.
La voce di Papa Francesco
L'uomo o la donna che ha fede si affida a Dio: si affida! Paolo, in un momento buio della sua vita, diceva: 'Io so bene a chi mi sono affidato'. A Dio! Al Signore Gesù! Affidarsi: e questo ci porta alla speranza.
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it