Omelia (20-03-2016) |
don Giovanni Berti |
Il buon ladrone parla Clicca qui per la vignetta della settimana. L'evangelista Luca racconta la scena della crocifissione di Gesù caricando ancor più di drammaticità i dialoghi dei protagonisti con una serie di contrasti che non ci vogliono lasciare spettatori passivi. Siamo così abituati a vedere sui mass media scene di disperazione, di dolore, di guerra, che rischiamo davvero di diventare passivi e indifferenti. Bene ha detto papa Francesco quando parla di "globalizzazione dell'indifferenza", quando le tragedie dei singoli e dei popoli, anche se costantemente sotto gli occhi nostri e di tutti, diventano estranee e dimenticate, come se non ci riguardassero affatto. L'evangelista ci "tira dentro" il dramma della croce con le parole di uno dei due ladroni crocifissi con Gesù che grida "Salva te stesso e noi!", "Salva l'umanità che non trova pace!", "Salva i popoli, gli uomini, le donne e soprattutto i bambini dalla ferocia della guerra!", "Salvami dai miei problemi e sofferenze!" Non possiamo non sentire come nostro il grido di chi sta accanto alla croce di Gesù, che pareva essere il salvatore e che invece risulta inchiodato pure lui dal male. Questo ladrone grida ma nello stesso tempo è deluso e privo di ogni speranza. Forse non la pensiamo un po' come lui? Ma c'è anche l'altra figura del ladrone cosiddetto "buono" che viene descritta in modo mirabile, e che in un certo senso può essere l'altra faccia del modo di vivere la vita e la fede. Quello che lui dice non è segno di rassegnazione al male, non è arrendersi alla negatività del mondo, ma è l'esatto contrario. Riesce a vedere, nonostante l'apparenza dica l'opposto, che Gesù è davvero un re glorioso e che in lui c'è una speranza che è più forte di tutto. Questo ladrone dà voce a quel lumicino profondissimo di speranza che tutti abbiamo, e che Dio stesso vuole tenere acceso. Non tutto è perduto, in qualsiasi situazione ci troviamo personalmente e anche il mondo intero. A descrivere tutto questo c'è una bellissima preghiera/poesia di Neville Braybrooke, "il buon ladrone parla" ("The good thief speaks" 1997), che cerca di cogliere tutta la potenza di speranza che ha questo racconto del Vangelo. "Il momento peggiore arriva quando ti sospendono inchiodandoti a un albero morto Segue un tonfo accecante quando lo lasciano cadere nella terra Qualcuno dice che c'è come un black-out Lo saprò presto Gli alberi dovrebbero essere luoghi del canto Ora mi stanno sollevando I soldati stanno tirando le corde Io mi alzo andando incontro alla mia morte Poi è come se fosse un vuoto totale... Quando riprendo i sensi non si sente alcun canto Le mie ossa urlano di dolore Cani abbaiano - ma non ci sono ladri in giro Noi stiamo lontano da Gerusalemme in giorni come questi L'uomo che mi sta accanto parla di tanto in tanto Ha sete Grida a suo padre in cielo Chiede perdono per quelli che gli stanno attorno La notte scorsa nelle celle c'era qualcuno che diceva che potrebbe essere un re Mi sento spinto a parlargli Dico "Ricordati di me quando arriverai nel tuo regno" Con voce chiara risponde "Tu sarai là prima che il sole tramonti" Ammutolisco davanti a tale promessa Le sue parole mi tolgono l'ultima paura Prima che cada la notte sarò molto lontano da questa malvagia collina con i suoi demoni Comincio a sentirmi come un uccello che sta per essere liberato in un cielo senza fine La mia forza mi sta lentamente abbandonando... Sotto di noi c'è un gruppo di donne pazienti Ce n'è una che continua a ripetere "Non dimenticate mai quello che mio figlio ha promesso" Talvolta parla come se stesse pregando - "I nostri padri hanno confidato in Dio e Egli li ha liberati" Quanto è semplice la fede delle donne Mia madre è morta molti anni fa Ora ne ho un'altra - O Signora dal Manto Blu proteggimi e prenditi cura di me Sta diventando sempre più difficile respirare La lingua mi si incolla nella mia bocca secca... Ieri nessuno è venuto alla prigione Nessuno si è interessato E invece quest'uomo che mi sta accanto si interessa Mi piacerebbe inginocchiarmi ai suoi piedi Ma non posso muovermi Sono le tre e il sole ha lasciato il cielo L'oscurità è dovunque Poi all'improvviso mi rendo conto che non sono più inchiodato a un albero morto Devo solo stendere le mie mani e qualcuno le afferra" Neville Braybrooke, The good thief speaks (1997) Clicca qui per lasciare un commento |