Omelia (27-03-2016) |
Michele Antonio Corona |
Commento su Luca 24,1-12 Dalla descrizione complessiva dei vangeli canonici possiamo affermare che le donne (una, due o tre a seconda della narrazione) trovano una "tomba vuota, ma ordinata". Il sepolcro dove era stato deposto Gesù è spogliato del corpo del Signore. Le donne erano andate per onorare quel corpo con gli unguenti della morte, ma devono constatare di non aver possibilità di compiere quel gesto devoto. La tomba è vuota e con essa è stata svuotata anche la possibilità di piangere la morte del loro caro sul luogo in cui è stato deposto il corpo. È la loro stessa concezione di morte che viene svuotata e risulta ormai vuota. Le donne "si domandavano che senso avesse" quell'assenza, proprio come Maria, la madre, davanti all'annuncio dell'angelo si chiedeva "il senso del saluto". Come Maria fu tra l'impaurito e il meravigliato per le parole dell'angelo, qui le donne vivono una simile sensazione. Ciò che i due uomini annunciano è il nucleo fondamentale del vangelo: la risurrezione del Cristo che è passato per la morte. Una tomba non da sempre vuota, ma che è stata svuotata: svuotata di morte e di buio ed inondata di vita e di luce. Quella pietra, che decretava la separazione netta tra morte e vita è stata rovesciata in segno di una congiunzione tra i due ambiti. Morte e vita si toccano e si segnano a vicenda. Ciò che sembrava maledizione inappellabile, diviene uscio che apre alla benedizione. "Vuota, ma ordinata" poiché il Cristo passa per la via della fine, per insegnare a noi il vero fine della vita: la risurrezione. Una vita non utopica o alienata dal concreto, ma ordinata verso la mèta: risorgere con lui. D'altra parte, possiamo dire che ciò che le donne si trovano davanti è anche una "tomba ordinata, ma vuota". Tutto sembra essere al suo posto. La tomba sembra essere intonsa e mancante della prova della morte: il feretro. Una tomba senza un cadavere è un posto provvisorio, è un tumulo fruibile, è segno concreto della più drammatica attesa. Passare nei nostri cimiteri e vedere la scritta "disponibile" mette un po' d'ansia. La tomba è in ordine e non traspaiono segni di lotta, di ansia, di trafugamento. Gli altri evangelisti presentano dettagliamente la disposizione dell'arredo funerario. Tutto è ordinato come se il cadavere avesse dismesso con cura i panni della morte e si fosse licenziato da quello stato mortifero. Ecco il significato sferzante delle parole dei due uomini: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?" La tomba è appunto ben ordinata, dal momento che, essendo luogo di morte, non potrebbe ospitare chi non le appartiene. Per questo, inoltre è vuota! Ricorda Paolo nella seconda lettura: "se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù" evitando di disordinare la vostra vita con la schizofrenia di voler incasellare la vita tra i morti e viceversa. Il doloroso passaggio attraverso la morte è la possibilità di accogliere in modo pieno la paradossalità della salvezza. "Ordinata e vuota" come segni di una tomba che non può accogliere il Risorto, "Non è qui!". Buona risurrezione! |