Omelia (24-03-2016)
padre Paul Devreux


Siamo nell'ultima cena di Gesù, con i suoi discepoli. Quella che ha desiderato ardentemente e nella quale istituisce l'Eucaristia, secondo quanto raccontano i Sinottici. Gesù praticamente dice:" Io mi sono fatto pane, per poter nutrire tutti quelli che desiderano un mio aiuto. Anche voi, se desiderate essere miei discepoli, siate pane per i vostri fratelli."


Giovanni esprime lo stesso concetto raccontandoci la lavanda dei piedi.


Mi ha sempre sorpreso la solennità con la quale viene presentata:"Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava,"...

A questo punto mi aspetto qualche cosa di clamoroso; e infatti succede, ma non è quello che mi sarei aspettato.

Gesù, avendo notato che nessuno ha provveduto a farlo, non recrimina, non cerca un povero Cristo di turno che lavi i piedi a tutti. Si alza e lo fa lui. Se si fosse accorto che nessuno stava cucinando, sarebbe andato in cucina; se fosse stato freddo, avrebbe acceso il fuoco. Questo è farsi pane, questo è servire, questo è amare e così si manifesta la Passione di Dio per l'uomo.