Omelia (27-03-2016)
Monastero Domenicano Matris Domini
Commento su Col 3,1-4

Collocazione del brano

Questo brano fa parte della seconda sezione di Colossesi, quella dedicata all'esortazione (parenesi). In particolare segue il capitolo 2 in cui Paolo mette in guardia i suoi interlocutori da quella che viene chiamata eresia di Colossi, cioè il culto degli angeli e un insieme di pratiche ascetiche che niente avevano a che fare con il Vangelo predicato da Paolo. Egli ricorda loro che queste pratiche hanno il solo scopo di soddisfare la carne e il suo orgoglio, tutte cose terrene. I Colossesi invece sono chiamati a vivere da risorti, a rivolgere lo sguardo verso Gesù. Essi sono morti allo stile di vita che conducevano prima di conoscere il Vangelo.


Lectio

Fratelli, 1se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.

Alla base dell'esistenza cristiana si trova la solidarietà di destino con il Cristo morto e risorto. Questa realtà mette in modo un nuovo dinamismo spirituale che viene espresso con lo schema spaziale basso/alto e temporale passato/presente (futuro). Chi è risorto condivide fin d'ora la condizione del Cristo che è intronizzato come Signore del cielo. Perciò bisogna cercare le cose del cielo non quelle di questo mondo


3Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio!

Ciò non significa una fuga dal mondo o dalla storia, ma si concretizza in uno stile di vita e di rapporti sociali. Chi ha abbracciato la sorte di Cristo morto e sepolto attraverso il battesimo è entrato in uno stato di "sottrazione", di non-disponibilità per il mondo. La sua realtà profonda e autentica è come se fosse sepolta, velata.


4Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

Solo la manifestazione finale di Gesù farà esplodere in piena luce anche le potenzialità nascoste, pur senza nulla togliere alla sostanza dell'attesa e speranza cristiana. Questa attesa della manifestazione piena di Cristo tempera ogni pretesa trionfalistica o dall'altro lato corregge quella fuga utopica che non tiene conto del quotidiano.


Meditiamo

- Mi capita di vivere il digiuno o piccole rinunce solo come un motivo di vanto e non per Dio?

- Cosa significa per me vivere da risorto?

- In che senso la mia vita può essere nascosta in Cristo?