Omelia (03-04-2016)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gv.20-21

«Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi»

Gv.20-21


Come vivere questa Parola?

E' molto indicativo, per noi credenti, il saluto augurio di Gesù Risorto ai suoi discepoli.

Anzitutto egli augura la "pace" e nello stesso tempo la dona. E' lui, infatti "la nostra pace" ed è stato lo stesso San Paolo, ad affermarlo nelle sue lettere ispirate dallo stesso Spirito Santo. In secondo luogo Gesù investe in certo senso di una autorità i suoi perché li manda ad annunciare il Regno di Dio a tutti gli uomini e specialmente ai più poveri e soli, dimenticati e negletti.

Questo agire di Gesù è molto importante anche per noi oggi.

Sì, anche per ciascuno di noi il dono della pace è il più necessario per sentirci bene: non solo e non sempre nel fisico, ma in quelle profondità del nostro essere che, se sono in balia di istintività e di sentimenti turbolenti, devastano e paralizzano, in qualche misura la nostra umanità.

Sì, Tu Signore, sei "nostra pace" e per di più ci dai un mandato: quello di essere portatori del Tuo Vangelo: nella testimonianza della vita anzitutto e poi nell'annuncio semplice ma chiaro e convinto e coraggioso anche se mai impositivo e pedante.


Dammi dunque, o Signore, di "essere pace" nello scorrere dei miei giorni con i loro impegni difficoltà e gioie. Dammi la consolazione di annunciare Te, perdendo di vista me stessa come un fiocco di neve che, sceso sul ramo, si scioglie presto.


La voce del Vangelo

"Beati coloro che si adoperano per la pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio"

Mt 5,9


Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org