Commento su Gv 14, 8-9
Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"?
Gv 14, 8-9
Come vivere questa Parola?
"Mostraci il Padre". Il desiderio di Filippo è il nostro anelito più profondo: "«Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto". Il tuo volto Signore io cerco"» (Sl 26). Non abbiamo altro bisogno che vedere il Padre: mostracelo Gesù, perché solo in Lui riconosciamo noi stessi!
Ma Gesù ci dice: "Chi ha visto me, ha visto il Padre"!
Il volto dell'uomo Gesù, è "il Volto". Il Vangelo ci manifesta Gesù Volto del Padre: questa è la rivelazione cristiana! L'uomo Gesù però, per non avere alibi, ci ha suggerito un'altra apertura per superare se stessi ed incontrare il volto di Dio, non in alternativa, ma in continuità: il volto del fratello: Nel volto del fratello siamo chiamati a riconoscere il Volto di Gesù nel quale risplende il Volto del Padre! Che Gesù non dica anche a noi come a Filippo: "Da tanto tempo sono con te e tu non mi hai conosciuto?".
Donaci di uscire da noi Signore per poterti riconoscere nei fratelli che vivono con noi e guardando quei volti, vedere brillare nei loro occhi la luce di Dio.
La voce di Papa Francesco
Sì, cari giovani, il Signore vuole incontrarci, lasciarsi "vedere" da noi. "E come?" - mi potrete domandare. Anche santa Teresa d'Avila, nata in Spagna proprio 500 anni fa, già da piccola diceva ai suoi genitori: «Voglio vedere Dio». Poi ha scoperto la via della preghiera come «un intimo rapporto di amicizia con Colui dal quale ci sentiamo amati» (Libro della vita, 8, 5). Per questo vi domando: voi pregate? Sapete che potete parlare con Gesù, con il Padre, con lo Spirito Santo, come si parla con un amico? E non un amico qualsiasi, ma il vostro migliore e più fidato amico! Provate a farlo, con semplicità. Scoprirete quello che un contadino di Ars diceva al santo Curato del suo paese: quando sono in preghiera davanti al Tabernacolo, «io lo guardo e lui mi guarda»
(Catechismo della Chiesa Cattolica, 2715). (Dal MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA XXX GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ 2015)
suor Monica Gianoli FMA - mogianna@libero.it