Omelia (08-05-2016)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Sal 46,2

«Ascende il Signore tra canti di gioia. Acclamate Dio con voci di gioia».

Salmo 46,2


Come vivere questa Parola?

In questo giorno in cui celebriamo l'Ascensione al Cielo di Gesù, si chiude il periodo della vita del Salvatore qui in terra.

Egli ritorna al Padre che lo aveva mandato, e in certo senso, si porta con sé in Cielo il cuore di tutti quelli che lo hanno seguito con fede umile e sincera, come i suoi discepoli.

L'interrogativo che oggi il testo Sacro può farci sorgere è questo: come mai tutti quelli che lo avevano seguito avvertendo la santità la forza la tenerezza del suo cuore divino, non solo sono esenti dal pianto, ma addirittura tornano a Gerusalemme pieni di gioia?

Ecco, qui sta una delle più importanti chiavi interpretative della persona di Gesù Verbo Incarnato.

Proprio perché la Fede è anzitutto dono di Dio oltre che libera adesione dell'uomo, questa gente percepisce che l'ascendere di Gesù al Cielo è un primo compimento delle promesse del Signore.

Questo tornarsene al Padre, è infatti l'anticipo di quel che avverrà anche per noi, se crediamo a ciò che Egli ha detto: "IO vado a prepararvi un posto".

Sì, dopo la nostra "sorella morte corporale", anche noi saremo con Gesù: nella pienezza di una vita totalmente capace di gioia, ormai liberata dal pungiglione di tutto ciò che quaggiù è male.

Questo compimento della nostra esperienza esistenziale avrà anche per noi un esito di piena gioia.

A patto però che nella nostra vita ci siamo impegnati a vivere con Gesù, secondo gli insegnamenti del suo Vangelo.


Signore, tu sei asceso al Cielo nella gioia di tutto il creato, tu hai colmato di speranza immortale il cuore dei tuoi discepoli. Fa anche di noi dei testimoni fedeli su strade di speranza e di gioia a cui attirare anche tanti fratelli depressi delusi scoraggiati.


La voce del Santo dei giovani

"Un pezzo di paradiso aggiusta tutto"

San Giovanni Bosco


Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org