Commento su Mc 10,15
«Chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
Mc 10,15
Come vivere questa Parola?
Di fronte ai discepoli che vogliono allontanare i bambini perché disturbano, Gesù invece li accoglie e manifesta una predilezione per essi. I bambini manifestano semplicità di cuore e di atteggiamenti, non hanno secondi calcoli o malizie, ma sono pieni di fiducia verso i genitori e gli adulti.
Gesù compie un gesto paterno e materno accogliendoli e accarezzandoli e rimprovera gli apostoli per la loro rudezza. Gesù scorge nei bambini la loro vivacità, la loro spontaneità ed anche - e soprattutto - la loro sincerità e li addita come modelli ai quali appartiene il regno dei cieli.
Questo gesto di accoglienza rivela la sensibilità e la tenerezza di Gesù verso una categoria che non godeva di molta considerazione ed era valutata come non-uomini.
Gesù li propone come modelli per i discepoli, non perché debbano vivere con parole e atteggiamenti infantili, ma perché i bambini si aprono con stupore al mistero della vita, colgono realtà che sfuggono all'adulto. Essi con l'atteggiamento di fiducia, di meraviglia, di apertura alle novità richiamano il "fanciullino" nascosto nel profondo di ogni uomo (come direbbe il poeta italiano Giovanni Pascoli: quasi una voce che ci pone in contatto con le creature, per mezzo dell'immaginazione e della sensibilità).
Signore, donami un cuore di fanciullo che sappia meravigliarsi della bellezza e dell'immensità del tuo amore
La voce di un amorevole santo e guida spirituale
Il Signore sta guardandoti con amore; e a chi è più debole guarda con amore ancora più tenero.
San Francesco di Sales
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it