Commento su Mt 5, 1 ss.
"In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: Beati..."
Mt 5, 1 ss.
Come vivere questa Parola?
Il discorso che Gesù sta per fare è inscritto in una scenografia sapienziale. Matteo tratteggia i particolari dell'evento. Si tratta di un preludio che ricorda un'altra montagna da cui la Parola si è fatta sentire: il Sinai dove Mosè ha ricevuto la legge. "Messosi a sedere" anche l'atteggiamento del Maestro è di colui che insegna. Che si tratti di un annuncio importante è sottolineato ancora dalla solenne formula introduttiva: "aprendo la sua bocca". E per nove volte il Signore pronuncia la parola "Beati". E' un discorso paradossale, che sta nel cuore del Vangelo. Sono parole che si scontrano con le regole sociali correnti e col senso comune della vita, ma che promettono a chi le pratica il Regno dei cieli.
Chiedo oggi a Gesù Maestro di farmi comprendere ciò che gli sta più a cuore della Buona Notizia che è venuto a portare.
La voce di un teologo
Voi che piangete, voi che soffrite, voi che avete fame e sete di qualcosa di diverso e di nuovo, la buona notizia del vangelo è che la felicità è già alla vostra porta, se comprendete che il dono attuale dell'amore di Dio è più grande del vostro dolore e della vostra insoddisfazione.
Cl. Geffré
Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com