Omelia (09-02-2005) |
don Marco Pratesi |
In quale direzione? Inizia la quaresima, tempo nel quale siamo ripetutamente invitati alla conversione: "Convèrtiti e credi al Vangelo", dice una delle due formule per l'imposizione delle ceneri. C'è dentro ogni uomo un grande desiderio di cambiamento. La routine ci logora, ci fa sentire vecchi. Quello che abbiamo ottenuto con sforzo e costruito per anni si rivela spesso una gabbia che ci limita. Gli stessi sentimenti sembrano non reggere l'urto del tempo che passa e perdere entusiasmo e freschezza. Ecco quindi il desiderio di novità, di cambiamento, di una ventata che porti aria nuova. Questo desiderio di novità come si traduce in concreto? Ci spinge di solito a cambiare alcune cose al di fuori di noi: viaggiare, cambiare l'automobile, il lavoro, persino il compagno di vita... Si cerca la novità al di fuori; si pensa che la ventata fresca possa arrivarci da fuori: cose nuove, altre situazioni, nuove persone. Quale effetto ha un tentativo del genere? Semplicemente la creazione di nuove gabbie. Gabbie nuove, diverse, costruite però dai miei stessi vecchi modi di fare, chiusure, egoismi, paure, etc... Allora, che fare? Occorre cambiare direzione (convertirsi, appunto). Quello che è da cambiare non sta fuori, ma dentro: sono io stesso. Solo in questa direzione spendo energie per liberarmi e non per ingabbiarmi. Qui però la nostra grande voglia di novità si arena: ancora maggiore è la nostra resistenza a cambiare noi stessi. La nostra inerzia ci fa continuare a essere quello che siamo sempre stati. Ferocemente abbarbicati al nostro modo di essere, non vogliamo spostarci nemmeno di un centimetro. Ecco, la quaresima è questo; il "convèrtiti e credi al Vangelo" indica la direzione giusta: cambia te stesso, lavora su te stesso. A Pasqua potrai celebrare, insieme alla liberazione di Cristo dalla morte, la tua liberazione; parziale, limitata, certo; ma concreto passo avanti verso la perennemente fresca vita del Risorto. All'offertorio: Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci converta, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente. Al Padre Nostro: Chiediamo al Padre che ci liberi dal male dell'inerzia e della resistenza al suo Vangelo: |