Commento su Mt 1, 6
«Tu, quando preghi, entra nella tua stanza e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto e il Padre tuo che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Mt 1, 6
Come vivere questa Parola?
Spesso ascolto confidenze intorno a quello che, per certuni, è la difficoltà del pregare. Effettivamente nella società chiassosa (per tanti motivi) in cui viviamo la preghiera non è la realtà più facile del mondo.
Gesù stesso ha invitato a "pregare sempre" però qui ci indica una modalità che consente al cuore di entrare di un'atmosfera di calma, di silenzio.
L'invito di Gesù è molto concreto: se entri nella camera, provvedi a chiudere la porta. Se no si infilano da te i rumori, le voci: tutto un succedersi di richiami a ciò che con la preghiera non c'entra affatto.
"Prega il Padre tuo nel segreto". Com'è bello e umanissimo anche questo invito. La preghiera ha a che fare con l'amore. E l'amore, quando è comunicazione intensa e profonda, vuole riservatezza e niente e nessuno intorno.
Sei a tu per tu con il Tuo Creatore Padre della vita. Serra anche la porta del cuore, perché il mondo non vi entri come distrazione e insensato richiamo a cose, situazioni e persone. Solo da ultimo entrerà nella tua preghiera il mondo intero. Solo allora potrai prenderlo con te per consegnarlo al Padre in una preghiera, forte d'intercessione, viva d'affetto per tutti.
Signore, Tu lo sai, questo fratello, questa sorella a volte sono derubati del tempo, delle forze, di tutto. Fa' che non si scoraggino ma ad ogni costo cerchino il loro spazio di "deserto" per l'intimità di una preghiera che purifichi e ravvivi il loro cuore. Fa' che non demordano e cerchino la stanza con la porta ben chiusa o qualcosa di simile. Soprattutto fatti incontrare da ciascuno nel silenzio del cuore.
La voce una grande mistica
"Dio ci dà volentieri appuntamento nella casa del silenzio".
Santa Ildegarda di Bingen
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org